Matrimonio Invernale

Matrimonio Invernale

MATRIMONIO INVERNALE – 5 MOTIVI PER DIRE Sì

Febbraio, il mese dell’amore, un mese che risveglia sentimenti romantici ed emozionanti intenti. Finalmente il tuo compagno ha trovato il coraggio di inginocchiarsi di fronte a te e porti la fatidica domanda? Congratulazioni!! Ora il primo passo da fare è pensare a quale sarà la data che vedrà coronare il vostro sogno e perchè non considerare un matrimonio invernale?

La stagione dei matrimoni ha solitamente inizio col risveglio della primavera a partire dal mese di maggio. Infatti con l’arrivo delle temperature più miti e con l’allungarsi delle giornate, la maggior parte delle coppie predilige la bella stagione per pianificare il proprio matrimonio. Se ti dicessi invece che sposarsi d’inverno ha degli enormi vantaggi mi crederesti?

Ho realizzato per te, con un team formidabile di professionisti, questo Inspiration Shooting per darti modo di immergerti in quella che può essere l’atmosfera di un matrimonio invernale e consigliarti almeno 5 buone ragioni per cui non potrai che dire, Sì LO VOGLIO!

1.MAGGIOR DISPONIBILITA’

Indiscutibilmente durante la stagione più fredda il calendario dei fornitori è molto più snello, numerosi professionisti che durante l’estate sono di difficile reperibilità sarebbero a tua disposizione anche senza un grandissimo preavviso. Questa condizione ti darebbe la possibilità di valutare fra un ventaglio più vasto di scelte ed inoltre di approcciarti a realtà specializzate nella realizzazione di servizi esclusivi di questo periodo.

Non solo i professionisti del settore avranno più disponibilità ma anche i tuoi ospiti ti ringrazieranno. Durante l’inverno le festività sono molteplici, personalmente consiglierei di evitare date in concomitanza con le feste comandate come il Natale dove il desiderio di riunirsi con le proprie famiglie la fa da padrone. I tuoi cari saranno felici di non doversi divincolare fra il matrimonio, di tua cugina, tua sorella e quello della vicina di casa, avranno modo di prepararsi con calma e concentrare tutte le loro attenzioni e il loro affetto solo su di te.

 

    

    

    

   

 

2. DESIGN UNICO per un matrimonio invernale

Se chiudo gli occhi e immagino un matrimonio invernale percepisco l’aria pulita che pizzica il naso, il profumo della legna da ardere, di sottobosco, giacinti e ginestre, il dolce aroma di cioccolata calda e cannella che lo chef patissier sta preparando. Vedo crearsi, fra la fredda luce del crepuscolo circondata da una leggera nebbiolina, quel irripetibile alone di mistero che farà da cornice ad una sposa raggiante in tutto il suo candore. Odo voci, tante voci allegre attorno ad un grande tavolo addobbato a festa, un lieve eco di musica Jazz e il tintinnio di posate, applausi e risate di chi da quella calda atmosfera non si alzerebbe mai. Un menù studiato per la stagione dove funghi, tartufo, castagne ne sono i protagonisti. Sento il calore della lana mohair, la morbidezza del cashmere che avvolgerà la sposa prima della cerimonia, il rilievo dei damaschi o del velluto della giacca di lui, le calde coperte a disposizione degli ospiti che davanti al crepitio di un fuoco degusteranno grappe speziate, sigari e caffè.

La magia di un matrimonio invernale è qualcosa di veramente unico e da spazio a tantissime diverse interpretazioni. Rosso, verde e oro, sono un must del periodo natalizio ma per creare un effetto inaspettato si possono studiare delle color palette con tonalità dalle diverse inclinazioni come il bordeaux, il vinaccia, i marroni, i verdi e i grigi polvere, il bianco candido o l’avorio e persino i blu o i neri.

Come in tutti gli aspetti del vostro progetto di design l’importante sarà l’equilibrio, ecco che allora potrai divertirti ad immaginare allestimenti floreali più rigogliosi con l’ausilio di tulipani, eucalipto, garofani, biancospino, anemoni, ranuncoli, narcisi, cortecce, tronchi o muschio. Aggiungendo frutta di stagione fresca o secca, ghiande o bacche darai quel dettaglio di carattere in più.

Noi abbiamo optato per uno stile minimal, prediligendo le tonalità del bianco, del nero e dei colori della terra, creando armonia fra la rigidità delle linee e la natura quasi selvaggia degli arbusti e dei rami spogli. Abbiamo rispettato l‘essenzialità della stagione andando dritti all’anima di ciascun elemento creando una scena che ha fatto da cornice agli unici veri protagonisti, i nostri sposi.

 

   

    

   

    

 

3. PIANO B

Il cruccio più grande, la condizione che ti lascia col fiato sospeso fino al risveglio del tuo grande giorno, l’unico aspetto incontrollabile delle tue nozze e di cui potrai solo essere spettatrice è proprio lui… Il Meteo.

Che sia una calda estate estiva o una frizzante giornata primaverile, l’incubo di ogni sposa sarà sempre la pioggia. Ogni pianificazione che si rispetti prevedere almeno un piano B, nella bella stagione il desiderio della maggior parte delle coppie è quello di poter svolgere quanto più possibile il ricevimento all’aperto ma in caso di mal tempo è bene preventivamente studiare una soluzione alternativa per poter proteggere gli ospiti dalle intemperie. Questo aspetto comporta sempre molta ansia perchè fino all’ultimo momento non è prevedibile cosa il cielo ci regalerà, ecco allora che realizzando un matrimonio invernale il tuo piano B sarà a tutti gli effetti anche la tua prima scelta e lo stress potremmo lasciarlo nel cassetto.

Se il tuo desiderio sarà di svolgere le tue nozze nella residenza di famiglia, a meno che tu non abbia grandi spazi coperti per accogliere tutti i tuoi invitati, sarà assolutamente necessario considerare il noleggio di una tensostruttura ben riscaldata e che sia in linea con il mood dell’evento. Le trasparenze delle moderne strutture cristal ti permetteranno di immergerti nel panorama circostante dandoti la sensazione di vivere l’esterno pur rimanendo in un ambiente caldo ed intimo.

 

   

   

    

   

4. IL MENU’

Fortunatamente il buon senso ha prevalso sulla terribile usanza di far trascorrere ai commensali durante i matrimoni, ore ed ore ed ore costretti a subire un susseguirsi infinito di portate senza dignità. Oggi le abitudini sono cambiate e i menu’ decisamente snelliti, complice la consapevolezza ecologica ma anche il modo di vivere i matrimoni che noto sempre più focalizzarsi sull’intrattenimento ed il divertimento.

Detto questo, io che ormai come saprai ho un animo un po’ vecchio stile, reputo che lo stare a tavola sia un bellissimo momento di convivialità e che sia senza dubbio l’occasione in cui più di tutti, potrai coccolare i tuoi ospiti con tante piccole attenzioni.

Dalla scelta dei piatti alla ricerca delle posate, dalla linea dei bicchieri alla selezione dei tessuti per le tovaglie, e ancora piccoli cadeaux, segnaposto, sedute, tantissimi saranno gli elementi che completeranno la mise en place perfetta che sceglierai per i tuoi invitati e tante le energie che impiegherai per immaginare ogni singolo dettaglio. Un grande lavoro per dimostrare alle persone care quanto tieni a loro, è doveroso quindi fare in modo che venga apprezzato con la dovuta attenzione e con i giusti tempi.

Per questo motivo per un matrimonio invernale valuta una sistemazione a placé, no ai buffet se non per i dolci, considera sempre lo spazio che hai a disposizione e il fatto che non avrai parchi o giardini in cui gli ospiti potranno passeggiare degustando canapè.

La scelta del menu’ sarà vastissima con proposte indubbiamente originali, potrai sbizzarrirti fra pietanze inusuali per le nozze senza temere l’ostacolo del caldo. Molti cibi come il pesce, i formaggi e i salumi, infatti durate l’estate richiedono particolari attenzioni e in alcuni casi del tutto sconsigliati a causa delle alte temperature. Organizzando un matrimonio invernale anche questo aspetto è superato.

 

   

   

    

    

 

5. LUCE E ATMOSFERA

Molto spesso riscontro nelle mie spose una forte indecisione fra il desiderio di realizzare un matrimonio al tramonto con cena romantica e party serale, e un matrimonio diurno con pranzo un po’ più informale. Il vero motivo di questa titubanza sta nel fatto che la prima soluzione vince sul piano dell’atmosfera mentre la seconda per la quantità di ore vissute. La frase categorica che spazza via ogni dubbio è: ” mi sposo una volta nella vita, tutti dicono che la giornata vola senza che ci se ne possa accorgere, io voglio viverla il più possibile” niente di più comprensibile ma nel caso di un matrimonio invernale il problema non si pone e vi spiego il perché.

Le giornate molto più corte vedono il calar del sole già nel primo pomeriggio, motivo per cui largo spazio già dal pranzo alla tremula fiamma di tante, tantissime candele, allo scintillio di lampadari in cristallo, ai riflessi di abiti dai dettagli preziosi. Giochi di luce sapientemente studiati nelle tonalità dell’ambra e delle sue sfumature più calde creeranno un’atmosfera romantica e allo stesso tempo mozzafiato e super chic.

Ne sono certa, se deciderete di vivere la calda magia di un matrimonio invernale nessuno lo scorderà mai.

Vi saluto con una mia piccola considerazione: L’amore non ha stagione ma ha una casa… il cuore!

Valentina

 

     

  

   

    

Un ringraziamento speciale a tutti i professionisti che hanno composto la squadra che ha dato vita a questo bellissimo progetto:

LOCATION – “DOMINIO DI BAGNOLI” https://www.ildominiodibagnoli.it

STRUTTURE OUTDOOR – “IDEAWEDDING” https://ideawedding.it

WEDDING PLANNER E  DESIGNER – “VALENTINA CASAGRANDE WP” http://valentinacasagrandewp.com

FOTOGRAFO – “ALBERTO GOBBATO” https://www.albertogobbato.com

MISE EN PLACE + ALLESTIMENTO CERIMONIA “FENIX LIVE” https://fenixlive.it/concept/

CENTROTAVOLA FLOREALE+ACCESSORI – “OLTRE IL GIARDINO DI CORDIOLI MONICA” http://www.oltreilgiardinoflowerdesign.it

GRAPHIC DESIGNER – “BEE IN LOVE DI ELISA TEDESCO” http://beeinlove.it

CAKE DESIGNER – “CAKE STUDIO” https://cakestudiopadova.it

SERVICE – Revolution Video

ATELIER – “LE MARIAGE” https://www.lemariage.it

MUA & HAIR STYLIST- “SAMANTHA PRETTO” https://www.samanthapretto.org

FEDI – “GLI ANELLI DI EVA” https://www.anelli-fidanzamento.com

GIOIELLI – “FERRO GIOIELLI” https://www.ferrogioielli.com/it/

ed ultimi ma non ultimi i nostri dolcissimi “sposi” Antonio e Marta

Dote e Corredo

Dote e Corredo

Retaggio del Passato o tradizione da Preservare?

Cara sposa, hai mai sentito parlare di schirpa, corredo fiorentino o meglio detta Dote?

Sono certa che da bambina almeno una volta mamma o nonna abbiano nominato il tradizionale corredo nuziale. Il Corredo era una sorta di documento di riconoscimento, una proiezione sociale della sposa e della sua famiglia. Dedizione, accuratezza, gusto ed abilità erano le componenti necessarie, unite ad un pizzico di fantasia prettamente femminile.

La tradizione della dote ha origini antichissime e varia in base alle culture ma, da vero e proprio contratto di matrimonio, diventa eredità concessa dal padre verso la propria figlia. A lei, essendo femmina, non spettava alcuna successione e unendosi ad una nuova famiglia la Dote diventava una sorta di garanzia di intenti e serietà.

         

         

La Dote era una cosa seria!

L’esposizione della dote era una cerimonia solenne a tutti gli effetti quasi ovunque. Nell’800 nel mondo contadino era una festa nella festa di nozze. Un carro tutto agghindato, trainato da quattro buoi, trasportava il letto matrimoniale degli sposi, completo di lenzuola, trapunta e cuscini. Ad aprire il corteo vi erano animali ornati di fiori, nastri rossi e campanelli, e fra il chiacchiericcio generale seguivano invitati, amici e parenti degli sposi e talvolta anche orchestrali o suonatori. La privacy non era parola contemplata anzi, il coinvolgimento della società era punto di orgoglio, un aspetto irrinunciabile e un pretesto per dar sfoggio delle proprie possibilità anche dove queste in realtà celavano una facciata di povertà e sacrifici. Ma per una figlia e la sua dignità questo ed altro, era questione di onore!

Come veniva realizzata la Dote?

Come ho detto prima la dote era argomento su cui non poter scherzare, infatti già dal primo anno di età della bambina, all’interno delle mura domestiche aveva inizio la lunga preparazione del corredo. Erano le madri, le nonne e le zie, che iniziavano a scegliere accuratamente la biancheria, a selezionare i tessuti e, completato il lavoro nei campi e le faccende domestiche, si riunivano per ore sedute a ricamare. Storie e racconti facevano da sfondo a ricami tessuti punto per punto rigorosamente a mano su piccoli telai.

Quanti sospiri e quanti sogni passavano attraverso la cruna di quell’ago… Erano le spose stesse infatti che venivano poi iniziate all’arte del cucito e del ricamo per contribuire alla realizzazione della loro futura dote.

Ricordo con immenso affetto i pezzi che negli anni hanno composto il mio corredo. I tempi erano cambiati ma fin da piccolina la mia nonna materna arricchiva costantemente la mia dote di un prezioso elemento in più. Luchino, così si chiamava l’ambulante del paese, ogni estate stazionava davanti la sua soglia di casa e sfoggiava pregiati pizzi lavorati al tombolo, eleganti tende ricamate all’uncinetto, asciugamani in fiandra con lunghe, morbide frange, corredi matrimoniali in lino impreziositi da raffinate bordature o federe cifrate.

Erano questi i tesori che avrei conservato gelosamente negli anni una volta sposa.

So che mia madre, dal canto suo, commissionò ad un convento di suore, vere maestre di ricamo, alcune lenzuola di cui alla vista tutt’oggi resto incantata. Fù proprio dalle suore che ebbi le prime lezioni di cucito ma, a parte riposizionare un bottone o eseguire un punto croce, non posso dire certo di essere stata la migliore allieva di sempre 😉

       

Ma da cosa è composto il corredo nuziale?

Lasciare la propria casa ed iniziare una vita insieme con il proprio sposo, necessita di un’infinita quantità di oggetti indispensabili. Il corredo nuziale sopperisce in parte ad alcune di queste esigenze. Lenzuola, biancheria di uso personale, occorrente per toletta, salviette, asciugapiatti, coperta per l’inverno, fazzoletti, tende, federe e persino il corredo per neonati, ne sono degli esempi.

La consuetudine era che i pezzi del corredo fossero sei, dodici o multipli di dodici, più la dote era ricca più ne beneficiava lo status sociale della promessa sposa. Era indispensabile avere un buon numero di cambi dato che il bucato non era così frequente come ai giorni nostri.

Letto matrimoniale, letto singolo, bagno, cucina e tavola da pranzo erano le priorità ma il corredo personale della sposa non poteva essere da meno! Ecco allora che, facendo delle ricerche, ho trovato questo curioso quanto a parer mio raffinatissimo elenco:

  • 6 camice da notte
  • 4 sottovesti rosa o bianche
  • 2 sottovesti nere
  • 1 sottogonna bianca o rosa
  • 1 sottogonna nera
  • 6 reggiseni
  • 2 o 3 reggiseni da sera
  • 12 paia di slip
  • 1 veste da camera di lana
  • 1 veste da camera estiva
  • 1 giacca da letto in seta
  • 12 paia di calze
  • 2 o 3 bustier

Siamo oneste, chi di noi al giorno d’oggi ha in dotazione un simile armamentario? Io certamente no ma non puoi negarne il fascino e la classe. Come sposa e come donna, visto che il matrimonio è il primo tassello di una nuova vita, perchè non iniziarla con il piede giusto lasciando i pigiamoni colorati nei cassetti adolescenziali? … Bustier a parte…

Dove si conserva la Dote?

E qui ti volevo! Bauli o cassapanche in legno, per tradizione messe ai piedi del letto matrimoniale, erano il luogo predestinato per conservare, fra naftalina e fiori essiccati di lavanda, il pregiato corredo. ( Ti svelo un segreto… la mia cassapanca intarsiata in legno è in realtà trionfante già nell’ingresso di casa ma solo pochi sono a conoscenza del suo prezioso contenuto… shhh! )

         

         

Nel baule la sposa conserverà in seguito, insieme a lenzuola e coperte, un sacco di cose personali, certificati e documenti, fotografie, lettere e cartoline, gioielli e ovviamente… l’abito da sposa. In altre parole diventerà il luogo dei suoi segreti e l’uomo, come succede oggi con la borsetta di una donna, non dovrà mai porci lo sguardo!

Forse ora comprenderai al meglio il significato del nome di questo Blog e del perché ho desiderato fortemente realizzare un luogo tutto tuo… tutto nostro.

Per te può esistere ancora ai giorni nostri questa tradizione?

A sentirle sembrano favole, avrei potuto tranquillamente iniziare questo articolo con “C’era una volta la dote” ma in realtà solo nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia il nuovo testo del Codice Civile dispone il divieto di costituzione di dote, sentita come un retaggio del passato. E’ vero, alcuni aspetti sono decisamente arcaici poiché un tempo la tradizione del corredo aveva un fine e un utilità ben precisa. Oggi giorno le possibilità economiche sono ben diverse, l’indipendenza femminile anche e le spose in età da marito iniziano a provvedere in autonomia a quello che sarà il loro corredo o spesso acquistano con il futuro compagno tutto il necessario per la casa basandosi sulle mode del momento e sul tipo di arredamento della futura dimora.

Possiamo in tutta sincerità però negare il fascino che queste antiche usanze possono avere? Molti sono ancora gli artigiani e le ricamatrici che mantengono vive l’arte del tessile e trovo che anche un solo fazzolettino in stoffa con le proprie iniziali sia un piccolo tesoro d’antan che amerei poter tramandare a mia figlia al posto di un cleenex usa e getta. Il buon gusto, almeno quello, facciamo in modo che non passi mai di moda 😉

dote, matrimonio in casa         

Il vecchio Luchino ora non c’è più, così come gli ambulanti porta a porta nel paese di nonna e l’arte del confezionamento di elementi così pregiati tramandati di madre in figlia ma, pensaci per un attimo, ancora molti sono gli artigiani esperti che possono contribuire al tuo corredo perfetto e senza tempo. Poter conservarne anche solo un pezzo per le generazioni a venire oppure farlo diventare, perchè no, parte integrante del tuo matrimonio, non ti sembra una cosa magnifica? Ecco alcuni suggerimenti utili per te:

Martina Vidal a Burano

Annangela Lovallo a Potenza

Fantechi biancheria a Grevi in Chianti

Spero che questo articolo ti sia piaciuto e che ti abbia fatta sognare in un viaggio fra un passato che se solo volessimo, potrebbe ritornare almeno per quello che ne è la sostanza. Se ti va fammi sapere cosa nei pensi nei commenti qui sotto.

P.S. Sono curiosa di sapere se conservi anche tu gelosamente un pezzo di famiglia.

Valentina Casagrande WP